I rischi del trading on line: può essere come una droga.

I rischi del trading on line: può essere come una droga.

 

Sul web tutto può sembrare semplice, gratuito, a portata di mano. Dall’acquistare un mobile nuovo al formarsi attraverso videocorsi online, ogni cosa si può ottenere con un semplice click. Così, seguendo questa logica del “tutto è possibile”, molti italiani decidono di buttarsi negli investimenti in rete, senza prima una formazione adeguata o senza affidarsi ad esperti. Essendo uno strumento poco costoso per investire in borsa e grazie al fatto che le commissioni sono basse e si può accedere alle quotazioni in tempo reale, il trading online sta diventando un’attività sempre più diffusa, anche per chi si approccia in maniera superficiale. Il rischio è che, grazie a un’apparente semplicità e all’agevole accessibilità, si prenda alla leggera l’atto di investire tanto da creare, nell’inesperto, una sorta di dipendenza o a portare a enormi perdite.

 

In una recente intervista pubblicata su Il Bollettino, Gianpaolo Eduardo Barbuzzi, Presidente del Collegio per le controversie finanziarie ha dichiarato che, tra i paesi OSCE, i risparmiatori italiani risultano tra i meno esperti nel trading online.

Secondo Barbuzzi nel caso dei nostri connazionali si tratta di overconfidence, cioè di persone che presumono “di avere conoscenze superiori a quelle reali. Gli automatismi dei sistemi online allentano i freni inibitori del risparmiatore, che diventa più propenso ad assumere dei rischi anche perché la soglia di attenzione cala. È sufficiente un click, un flag sbagliato o frettoloso.”

 

Alcuni esperti allertano su questo fenomeno, che per le caratteristiche già citate, è stato paragonato a quello della dipendenza da sostanze stupefacenti. Secondo studi psicologici, infatti, tutte le volte che i nostri bisogni vengono soddisfatti o che pensiamo che lo saranno, proviamo emozioni positive. Questo, nel caso del trading online, scatena un meccanismo di continua ricerca di soddisfazione del bisogno e, quindi, un investimento anche poco ragionato.

 

“Con i trading online si crea lo stesso effetto di una droga o della ludopatia”,  continua Barbuzzi. “Ci sono persone che fanno decine, se non centinaia, di operazioni al giorno lucrando su margini molto ristretti accantonando a volte profitti per qualche centinaia di euro e altre volte perdendone per migliaia”.

 

Fonte: https://www.ilbollettino.eu/2021/04/17/trading-online-barbuzzi-la-rete-inibisce-le-pressioni-psicologiche/

 

26 maggio 2021

 

 

 

 

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